sabato, Maggio 18, 2024
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Demenza: affrontare il ruolo di caregiver focalizzandosi su aspetti positivi

Ogni caregiver sa bene cosa significhi prendersi cura di una persona con Alzheimer o altra demenza: stare vicino al proprio caro è un ruolo che assorbe molte energie e diventa un impegno costante nella vita di ogni caregiver. Non è facile, si sa, e col tempo possono affacciarsi dei vissuti negativi: si possono percepire delle responsabilità in maniera poco serena. Ogni percorso necessita un’attenzione specifica: possono esserci differenze dovute allo stadio ed alle condizioni mediche della persona, ma resta il fatto che la vicinanza con i propri cari con demenza diventa per il caregiver un’esperienza unica. Non è sempre facile da affrontare ma bisogna imparare a guardare quelli che possiamo definire “aspetti positivi”, che possono aiutare ad affrontare meglio il compito importantissimo della cura. Accompagnare lungo il percorso di cura una persona con Demenza, con tutte le sue difficoltà,  può comunque rappresentare un’occasione di crescita per chi svolge il ruolo di caregiver: affrontare le difficoltà presenti in seguito a questa condizione cronica può avere un impatto decisivo anche nelle relazioni familiari esistenti.

Come superare lo stress

Spesso essere caregiver può essere una fonte di stress per le tante cose da fare nell’arco della giornata.  Alcuni dei comportamenti che i propri cari possono manifestare, potrebbero rendere più complicato gestire ed organizzare la quotidianità. È fondamentale poter contare su una rete di supporto. Questo perché avere dei riferimenti concreti consente al caregiver di non sentirsi solo ed essere aiutato a sua volta. Ad esempio: condividere le preoccupazioni relative alla condizione del proprio caro, permette di esprimere e comprendere meglio la propria esperienza, consentendo di esplorare gli aspetti critici della relazione con una persona con Demenza. Il supporto professionale e informale, può provvedere a dare il giusto sostegno psicologico ed emotivo alle famiglie che vivono con una persona con demenza.

Il ruolo del caregiver

Essere un caregiver può diventare uno dei ruoli principali che il familiare riveste nella propria vita. È importante però distinguere sé stessi dal ruolo che si assume in seguito ad una condizione di Demenza da parte di un familiare. Il percorso svolto dalla persona con Demenza permette di sperimentare numerosi alti e bassi, che possono mettere alla prova la relazione con il proprio familiare: per questo cogliere le emozioni di natura positiva permette di coltivare i momenti in cui queste si verificano.

Spesso il familiare che si occupa della persona con Demenza diventa il suo principale punto di riferimento, che la guida all’interno dei contesti di vita. Anche la comunicazione che avviene tra il familiare di riferimento e la persona con Demenza può essere promossa dalle emozioni positive, limitando le occasioni in cui possono verificarsi disturbi del comportamento. Divenire un modello di riferimento su come rispondere alle sfide che pone la vita quotidiana può rappresentare una strategia efficace per accogliere e contenere i bisogni espressi dalla persona con Demenza.

Essere un caregiver può comportare anche emozioni positive:
  • Gioia – Durante questo percorso con il proprio caro non mancheranno occasioni di riconoscimento. Un sentito “grazie” e dei momenti di vicinanza con la persona di cui ci si prende cura possono essere preziosi per voi e per loro.
  • Senso di restituzione – Ogni persona può avere consapevolezza diversa rispetto al ruolo del caregiver. Essere un caregiver spesso può rivelarsi un modo per prendersi cura di chi lo ha fatto per noi un tempo. Anche a distanza di tempo, questa esperienza potrà essere un valore per sé e per gli altri.
  • Orgoglio – Il percorso da caregiver può avere degli aspetti positivi per sé e per la persona con demenza. Al termine di questa esperienza forse non ci saranno grandi riconoscimenti ma, nonostante le difficoltà, il premio più importante sarà la consapevolezza di aver fatto la differenza nella vita di qualcuno a cui si è legati.
E ancora
  • Gratificazione – prestare aiuto per assistere qualcuno è un atto di grande generosità. Il percorso del caregiver non sempre è facile: gran parte del lavoro si basa sul modo di adattare degli accorgimenti alla specifica situazione. Riuscire a gestire un compito così complesso può portare con sé un’importante soddisfazione. Infatti dare un contributo alla vita del proprio caro è un obiettivo degno di nota. Il ruolo di caregiver può aiutare a tirare fuori le proprie risorse per affrontare al meglio le difficoltà anche nelle altre situazioni di vita.
  • Crescita – essere un caregiver è un’esperienza unica. Prendersi cura di qualcuno può essere anche un’occasione di cambiamento. Riconoscere quali sono le proprie priorità aiuta a capire a cosa dare importanza. L’esperienza da caregiver è seminata da atti concreti di vicinanza a qualcun altro. Coltivare quest’opportunità preziosa può offrire una prospettiva diversa da cui guardare le proprie esperienze. Anche a distanza di tempo, il tempo speso come caregiver avrà il suo impatto.
Essere caregiver

Una condizione come la demenza può risultare impegnativa se affrontata da soli. Essere presenti per qualcun altro può essere la dimostrazione più concreta di affetto. Essere caregiver dovrebbe essere motivo di orgoglio e mai di imbarazzo. Affrontare il percorso insieme alla persona con demenza non è semplice, ma è fondamentale focalizzarsi sugli aspetti positivi per il caregiver e per chi è assistito. Al di là di tutte le difficoltà, la cosa più importante è esserci per l’altro al meglio delle proprie possibilità senza dimenticare del prendersi cura di sé stessi. Il benessere di chi si prende cura è essenziale per il caregiver stesso ma anche per assicurare serenità alla persona che vive una condizione di disabilità.

Dott. Danilo Atripaldi, psicologo


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