domenica, Maggio 12, 2024
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Autismo: l’alto funzionamento e la promozione delle competenze relazionali

In questo articolo parleremo di uno strumento molto utile per promuovere le competenze relazionali nell’autismo, in particolare nell’ “alto funzionamento”: le storie sociali.

Spettro e funzionamento

Nell’articolo di ottobre abbiamo parlato della diagnosi di autismo, delle sue caratteristiche e delle modalità di intervento.

Il disturbo dello spettro dell’autismo:

  • rientra tra i disturbi del neurosviluppo
  • è caratterizzato da deficit della comunicazione e dell’interazione e da comportamenti ristretti e ripetitivi
  • presenta 3 livelli di gravità

Si definisce “spettro” perché i sintomi possono manifestarsi in maniera molteplice, possono essere associati ad altri disturbi e dare forma ad un funzionamento unico e peculiare. Per questo, rientrano nella diagnosi persone estremamente diverse tra loro per disabilità, risorse e potenzialità.

Cosa si intende per “alto funzionamento”?

Alcuni bambini manifestano la sintomatologia dell’autismo nella prima infanzia; in seguito, imparano a parlare e a usare frasi complesse, acquisiscono abilità sociali e raggiungono abilità intellettive che rientrano nella “tipicità”.

Questa condizione è definita “Autismo ad alto funzionamento” e differisce dall’ “Autismo a basso funzionamento”, sia per le caratteristiche cliniche e cognitive, sia perché nel basso funzionamento c’è necessità di un supporto molto significativo.

L’alto funzionamento, invece, rientra nel livello 1 di gravità dello spettro, ovvero il livello di gravità minore: è necessario un supporto non significativo per aiutare la persona, che a causa della sua rigidità e delle difficoltà adattive può non riuscire ad essere completamente indipendente.

Spesso i nostri bimbi e ragazzi si trovano di fronte ad un cambiamento (come la fine della scuola), devono affrontare una nuova esperienza (come un’operazione dal dentista) e imparare regole di comportamento in nuovi contesti e situazioni (riconoscere il pericolo, attraversare la strada…).

Vedremo nel prossimo articolo come le storie sociali possano essere uno strumento di supporto nell’alto funzionamento e nell’apprendimento delle competenze relazionali per le persone con autismo.

Dott.ssa Maria Antignano, Psicologa e Analista del comportamento BCBA

Bibliografia: Il nuovo libro delle storie sociali di Carol Gray, Ed. Erickson


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