giovedì, Maggio 2, 2024
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AlzheimerLAB: Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Alzheimer a San Giorgio a Cremano

San Giorgio a Cremano in prima linea nella Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Alzheimer grazie all’iniziativa dell’Associazione TAM – Tieni A Mente. Sabato 21 settembre, in occasione della XXVI Giornata Mondiale dell’Alzheimerè in programma una interessante iniziativa organizzata in sinergia con l’Amministrazione Comunale cittadina.

Ogni tre secondi una persona nel mondo sviluppa una forma di demenza

L’emergenza Alzheimer è un fatto reale: nel mondo ci sono più di 50 milioni di persone che convivono con una forma di demenza e il numero di persone colpite è destinato a crescere ancora. Quest’anno, a livello internazionale, sabato 21 settembre ricorre la XXVI Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

In Italia, in Campania, a Napoli, a San Giorgio sembra che questo problema sia qualcosa di molto lontano dalla vita di chi non ha casi in famiglia, ma l’incidenza della demenza è molto alta e se non ce ne rendiamo conto è perché spesso il dramma è e resta un fatto intimo che grava sulle famiglie e troppo spesso su pochi elementi di questa che si prendono l’onere di accudire il proprio caro.

Uno dei vissuti più frequenti di chi si trova a prendersi cura della propria madre, del proprio marito, della zia è proprio quello di vivere una profonda solitudine e un disarmante senso di impotenza di fronte all’impossibilità di interrompere il naturale decorso della malattia. Ci si arrende, si fatica a trovare la luce in fondo al tunnel perché purtroppo via d’uscita non c’è. Ci si annulla in funzione dei bisogni del proprio caro e si finisce per credere che nessuno mai ci capirà e ci potrà aiutare.

“L’Alzheimer, e la demenza in genere, è una malattia sociale in quanto non colpisce solo la persona che ne è affetta ma anche e paradossalmente soprattutto il suo nucleo familiare.” sostiene il dott. Fabio Matascioli, presidente dell’Associazione TAM Tieni A Mente.

Effettivamente è quello che succede quando ci si sente abbandonati e non si trova da nessuna parte il sostegno necessario per imparare a gestire le criticità e le problematiche che si incontrano nel gestire una persona con demenza.

La TAM e il centro Caffè Alzheimer

Da diversi anni, sul territorio di San Giorgio a Cremano, la TAM si impegna ad accompagnare persone con Alzheimer o altra demenza e le loro famiglie nell’affrontare la nuova condizione di vita in cui si ritrovano al momento della diagnosi. A partire da febbraio 2018 è stato inaugurato il progetto “Caffè Alzheimer – il Centro”, un centro d’incontro grazie al quale chi vive l’Alzheimer in prima persona può frequentare attività terapeutiche come la stimolazione cognitiva, la musicoterapia, la fisioterapia e la terapia occupazionale per tenere la mente attiva e promuoverne la socialità. Allo stesso tempo anche i caregiver possono avvalersi del sostegno di psicologi e altri professionisti attraverso colloqui individuali e di gruppo.

L’idea di promuovere l’istituzione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Alzheimer nasce proprio dalla volontà di dare alle famiglie un’opportunità di sentirsi accolti e ascoltati dalla comunità territoriale e di offrire a quest’ultima un’occasione per avvicinarsi a tematiche che, seppure sembrano distanti, in realtà riguardano tutti. Per questo risulta cruciale, come sostiene il dott. Matascioli, organizzare momenti di sensibilizzazione, condivisione e sostegno per i caregivers.

Alzheimer LAB (mettersi nei panni di) – Laboratorio esperienziale a Villa Bruno

Spesso la mancanza di informazioni precise, l’incapacità di rapportarsi a una persona che piano piano perde la sua autonomia e la sua capacità di sostenere normali relazioni sociali favoriscono lo stigma e l’isolamento, ed è ciò che vogliamo superare attraverso iniziative come quella di “Alzheimer LAB (mettersi nei panni di)”.

L’incontro, che si terrà sabato 21 settembre alle ore 17:00 a Villa Bruno – Fonderie Righetti, non vuole proporsi come un incontro unidirezionale in cui semplicemente dare informazioni circa malattia di Alzheimer, ma si configura come un laboratorio esperienziale attraverso il quale gli operatori, che ogni giorno affiancano famiglie e persone con Alzheimer, proveranno con semplici attività a far comprendere le difficoltà vissute da chi ogni giorno convive con questa patologia.

La conoscenza e l’empatia verso chi vive una condizione di disagio non può scaturire se non dal comprendere innanzitutto quali sono le difficoltà e i limiti che le persone con una malattia neurodegenerativa può vivere.

In ogni caso vivere l’Alzheimer è una sfida continua ma, se non si può curare, il ruolo di enti e associazioni è quello di aiutare le famiglie a trovare il modo migliore di viverla, favorendone il benessere psicosociale in famiglia e nella comunità.