venerdì, Marzo 29, 2024
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Parlare alla persona con demenza: alcuni consigli

Spesso riuscire ad avere una conversazione con una persona con Demenza può risultare difficile. Alcuni ostacoli che si incontrano nel parlare con la persona con demenza di solito possono essere il fare attenzione o il trovare le parole giuste per organizzare e seguire un discorso.

Così come avviene nella vita di tutti i giorni, la comunicazione efficace può essere impedita sia nello scambio (tra due o più persone) che nella comprensione del messaggio. Per parlare con la persona con demenza, si cercano soluzioni per semplificare la comunicazione: rendere più chiaro ciò che si vuole dire ed usare altri modi per esprimere la stessa idea sono ottimi esempi.

Semplificare come strategia di comunicazione

Semplificare in questo modo può essere d’aiuto anche nel comunicare e parlare con una persona con Demenza: si può rendere accessibile un messaggio, ma è necessario superare dei vincoli.

Alcune strategie di comunicazione sono state create come modelli d’intervento. È importante notare che alla base di ogni approccio è necessario stabilire un clima di fiducia con la persona con Demenza. La necessità di assistenza può avere un impatto significativo per la persona con Demenza: aiutarla nelle difficoltà incontrate nella vita di tutti i giorni può minacciare il suo senso di efficacia come persona.

Uno dei compiti di chi si prende cura di un familiare è sostenere la sua indipendenza, allo scopo di mantenere la sua dignità. La progressione delle difficoltà potrebbe impedire di svolgere molte attività o il piacere di farle.

Come fare per approcciare la persona con demenza?

Ecco alcuni modi da poter utilizzare per comunicare a casa con il familiare:

  • Semplificazione – incentrata sul linguaggio del corpo e sul mantenere i giusti spazi. un esempio è mantenere un tono di voce calmo ed un atteggiamento paziente, osservando le reazioni del familiare. Questa strategia è da preferire perché può essere il modo migliore per conoscere le sue volontà;
  • Reminescenza – fondata sul ricordo di episodi passati. Il ricordo può essere evocato attraverso la conversazione o altri strumenti come foto, video o canzoni. Ricordare in maniera guidata alcuni momenti può aiutare la persona a distrarsi. Anche quando possono mancare alcuni dettagli al ricordo, il familiare potrebbe stare meglio. Alcuni ricordi possono diventare fonte di stress, per cui è importante osservare le reazioni. Se necessario, cambiare approccio per calmare il proprio familiare;
  • Validazione – basata sull’assecondare la realtà del familiare. Se il familiare ha difficoltà nel riconoscere il presente dal passato, entrare nel suo mondo potrebbe aiutare. Questo approccio consiste nel mantenere la “realtà” della persona e di mostrarsi vicini. In questo modo è possibile capire cosa può motivare un certo comportamento.
Tenere un diario…

Nel caso il familiare sia spesso confuso può essere utile creare un diario.  Il diario può essere costruito utilizzando oggetti cari alla persona, foto o appunti. È possibile usare il diario per aiutare a ricordare eventi importanti e mantenerne la sequenza nel tempo.

Dott. Danilo Atripaldi (Psicologo)


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