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Scuola inclusiva: strumenti compensativi e misure dispensative per DSA

I disturbi specifici dell’apprendimento rappresentano un’emergenza educativa a cui bisogna far fronte attraverso provvedimenti legislativi specifici che permettono di tutelare la persona nei suoi diritti e bisogni. A tal proposito, in ambito scolastico, la legge 8 ottobre 2010 n° 170 sancisce i principi alla base di interventi educativi, sanitari e riabilitativi per tutelare il diritto all’istruzione degli alunni e degli studenti con DSA, dando alla scuola un’opportunità per adottare metodologie di supporto e strumenti compensativi  per favorire l’inclusione di tutti gli studenti.

Il Piano Didattico Personalizzato

La difficoltà per i ragazzi con DSA non è nella capacità cognitiva di apprendere, ma nell’abilità di saper accedere alla conoscenza attraverso i normali canali o strumenti. Per cui, la legge 170 invita gli insegnanti ad adottare per questi studenti un Piano Didattico Personalizzato, il PDP,  che costituisce una valida strategia didattica volta a migliorare l’esperienza scolastica dei bambini con DSA, riducendo il senso di inefficacia e aumentando le possibilità di successo scolastico.

Il PDP è uno strumento diverso dal Piano Educativo Individualizzato (PEI). Infatti si ricorre al PEI per offrire supporto a studenti con Disabilità e/o Handicap (legge n.104). Quest’ultimo modifica gli obiettivi didattici di apprendimento (obiettivi minimi) predisponendo la messa a disposizione di un’insegnante di sostegno per lo studente.

Invece il PDP, stilato per gli studenti DSA, non prevede una modifica negli obiettivi di apprendimento quanto piuttosto offre validi suggerimenti per potenziarne le metodologie. 

La scuola inclusiva

La stesura del PDP per i DSA, sancita dalla legge n.170, non è altro che una delle manovre a sostegno del concetto di “Scuola inclusiva” che manifesta forte sensibilità verso i “Bisogni Educativi Speciali”. Questi racchiudono al loro interno tutte quelle situazioni di disagio e/o difficoltà transitoria e/o temporanea e che possono influenzare negativamente l’esperienza scolastica dello studente. In materia di DSA, la normativa BES si pone come obiettivo quello di  offrire la migliore esperienza scolastica possibile per lo studente. Questo avviene, soprattutto, attraverso l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative efficaci per ciascuna materia scolastica.

Gli strumenti compensativi

Per strumenti compensativi si intendono tutti i mezzi digitali e non che permettono di affrontare e ridurre le difficoltà nella scrittura, lettura o calcolo. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

  • Tabella dell’alfabeto;
  • Retta ordinata dei numeri;
  • Tavola pitagorica;
  • Linea del tempo;
  • Tabella delle misure e delle formule geometriche;
  • Formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali;
  • Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale;
  • Calcolatrice;
  • Registrazione delle lezioni e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali);
  • Software didattici specifici;
  • Testi digitali.
Le misure dispensative

Le misure dispensative, invece, dispensano lo studente da alcune attività didattiche che costituiscono un carico di lavoro eccessivo per lo studente DSA.

Esse possono riguardare:

  • Interrogazioni programmate;
  • Verifiche orali e non scritte (per gli studenti disortografici);
  • Tempi supplementari per lo svolgimento delle prove;
  • Valutazione dei contenuti e non della forma;
  • Lettura ad alta voce (per gli studenti con dislessia);
  • Scrittura sotto dettatura;
  • Prendere appunti;
  • Copiare alla lavagna;
  • Studio mnemonico delle tabelline;
  • Studio della lingua straniera in forma scritta;
  • Rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti;
  • La quantità dei compiti a casa.

Tuttavia la loro adozione deve essere valutata sulla base delle capacità individuali e delle caratteristiche funzionali del DSA.

Migliorare l’esperienza scolastica

Le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati a scuola devono sempre cercare di comprendere lo stile di apprendimento dei ragazzi con DSA.

L’importanza di questi strumenti

Per comprendere l’importanza degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, si può effettuare un parallelismo con strumenti di altro genere, come ad esempio gli occhiali. Infatti uno studente dislessico che usa gli strumenti compensativi è come un miope che utilizza gli occhiali. Dunque, lo strumento compensativo non è una facilitazione, in quanto non rende meno oneroso lo studio della materia, non è un vantaggio in quanto non pone chi lo utilizza in una posizione privilegiata rispetto agli altri. Perciò come avviene con gli occhiali, non è detto che con il tempo non sia necessario cambiarli. Come le lenti possono essere corrette, è quindi necessario verificare se esse siano ancora le più adeguate o se sia necessario cambiarle. 

I supporti giusti

Quindi, al bambino vanno dati i supporti giusti affinché possa raggiungere gli stessi obiettivi di apprendimento di tutti gli altri. Sono opportuni ausili che diventano la sua valigetta di attrezzi che dovrà portare sempre con sé, come un ipovedente con gli occhiali. Gli strumenti compensativi, quindi, sono utili sia per compensare le difficoltà degli studenti con DSA che per valorizzare le loro abilità e il loro potenziale a cominciare dalla loro esperienza a scuola. Perciò quando vengono utilizzati in modo efficace, personalizzato e strategico, diventano fondamentali per accompagnare i ragazzi in un percorso di autonomia.

Dottoressa in psicologia:

 Ilenia Carlino


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