mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Supporto al caregiver: prendersi cura di sè e della persona con demenza

Essere un caregiver che riesce ad assolvere a tutti i compiti che gli vengono richiesti dalla situazione è una sfida complessa per i familiari della persona con demenza. Il ruolo di cura diviene uno degli aspetti principali da gestire nella quotidianità. Spesso infatti la maggiore preoccupazione è saper rispondere al meglio alle esigenze del nostro caro che si presentano giorno dopo giorno. Questo aspetto può far sì che essere un caregiver diventi un “lavoro a tempo pieno”  che occupa e condiziona la propria vita.  

Tuttavia, è importante anche non sottovalutare la propria salute e il benessere psicofisico. Infatti degli stati di stress cronico, legati ad una giornata particolarmente impegnativa, possono esporre un caregiver a maggiori rischi cardiovascolari ed immunologici. Perciò riconoscere i bisogni di un caregiver e garantirgli supporto è un importante obiettivo non solo per il suo benessere ma anche nel processo di cura e della persona con demenza.

Si può supportare un caregiver?

Al pari di ogni condizione medica cronica anche chi si prende cura necessita di un adeguato supporto: per poter garantire l’assistenza necessaria, occorre fornire alla persona gli strumenti per assistere al meglio.

Un primo passo per prendersi cura di sé è riconoscere gli ostacoli presenti sul percorso. Alcune aspettative sul ruolo di un caregiver possono rappresentare un limite per il suo benessere.  

Quali emozioni possono accompagnare chi si prende cura?
  • Un eccessivo senso del dovere può portare a trascurare le proprie necessità, mettendo sempre per prime quelle dell’altra persona.
  • Il timore di risultare inadeguati nel caso si chieda aiuto.
  • Voler dimostrare di essere capaci ed adeguati, finendo con l’assumersi impegni gravosi.

Tutto questo può influire notevolmente sulla relazione tra il caregiver e il proprio caro. Infatti se il caregiver è troppo severo con se stesso e pensa di non fare abbastanza o di sbagliare, questo suo stato d’animo negativo si riflette sulla persona con demenza che potrebbe percepire un’atmosfera poco serena. 

Ecco alcuni accorgimenti utili per affrontare serenamente questo ruolo:
  • Ridurre, quando possibile, le fonti di stress. L’esperienza da caregiver può mettere a dura prova le proprie capacità. Tuttavia ogni reazione ed adattamento a ciò che succede dipende molto da come si percepisce il contesto. Per fare fronte a delle esigenze, può essere necessario ricevere supporto nelle proprie attività.  È fondamentale non trascurare i campanelli d’allarme dello stress (insonnia, stanchezza, affaticamento) in modo da poter intervenire per risolverli. Gestire al meglio lo stress implica anche il non trascurare aspetti emotivi come risentimento e rabbia.
  • Stabilire degli obiettivi. Creare dei traguardi da raggiungere aiuta a stabilire una chiara traiettoria nel percorso di cura. Organizzare dei piani per andare incontro ai bisogni che potrebbero presentarsi in breve e lungo tempo consente di intervenire in tempo. 
  • Valutare le soluzioni. Non tutte le difficoltà possono essere risolte allo stesso modo. Riconoscere gli aspetti problematici ed il loro impatto aiuta a trovare nuove opzioni per affrontarli. Prima di escludere delle possibilità, è bene valutarne l’efficacia rispetto alle altre disponibili. Comprendere gli aspetti che funzionano permette di costruire una risorsa utile anche nel tempo.
Ancora…
  • Comunicare in maniera efficace. Una buona collaborazione passa attraverso una comunicazione chiara ed efficace. Coinvolgere altri, come amici e parenti, nel processo di cura della persona con demenza con compiti semplici e specifici è un valido supporto per il caregiver. Una condivisione delle proprie necessità, espresse in modo chiaro, può consentire di offrire l’aiuto necessario. Al contrario adottare ad esempio un tono risentito potrebbe invece essere una barriera per ricevere sostegno.
  • Non temere l’aiuto. Non sempre le richieste di aiuto da parte di un caregiver vengono accettate. Infatti, non sempre si riesce a comprendere come dare effettivamente un contributo. Un buon modo per superare quest’ostacolo è considerare le capacità e gli interessi della persona con demenza, proponendo di farsi aiutare in quelli. Può essere utile avere una lista di attività da fare e di non chiedere aiuto sempre alla stessa persona.
Perché è importante prendersi cura di sè

Dare supporto ad un caregiver permette a quest’ultimo di potersi prendere meglio cura di sé e della persona con demenza. Un coinvolgimento attivo nelle attività di cura può prevenire di sentirsi sopraffatti da ciò che è necessario fare. Assecondare i propri bisogni non è una mancanza ai propri doveri: rappresenta un impegno concreto per garantire le migliori cure possibili al nostro caro.

Danilo Atripaldi, Psicologo

 


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