giovedì, Aprile 18, 2024
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Autismo e socialità: consigli utili per relazionarsi alla persona con autismo

Spesso accade che gli stereotipi e i pregiudizi prendano il sopravvento nel tentativo di relazionarsi con una persona con autismo. Questo spesso porta ad evitare il contatto perché non si sa bene cosa fare e come farlo. In realtà non c’è da preoccuparsi: l’approccio ai bambini, ragazzi o adulti con autismo segue le consuete regole sociali di rispetto reciproco e naturalezza. Certo, nel relazionarsi ad una persona con autismo possono però essere adottati degli accorgimenti affinché tutti si sentano maggiormente a proprio agio. Vediamo insieme quali possono essere:

  • Non forzare il contatto oculare: spesso le persone con autismo non guardano negli occhi le altre persone. È necessario dunque non forzarli onde evitare ansia e stress. La mancanza di contatto oculare, inoltre, non indica che non si stia ascoltando;
  • Non aspettare che la persona con autismo inizi la conversazione: è importante fare il primo passo nell’aprire una conversazione, poiché per le persone con autismo potrebbe essere difficoltoso intavolare per primi il dialogo;
Ancora…
  • È opportuno evitare il sarcasmo o l’ironia: molte persone con autismo hanno una comprensione letterale del linguaggio e molte espressioni metaforiche o gergali sono per loro fonte di confusione e fraintendimento;
  • Bisogna saper attendere le risposte: le persone con autismo hanno bisogno di più tempo degli altri per elaborare ciò che gli viene detto. È quindi necessario lasciare loro il tempo necessario a formulare una risposta;
  • Molte persone con autismo non sono verbali: trovandoci all’interno di uno spettro, ci sono alcune persone con autismo che sviluppano discrete abilità linguistiche e altre no. Ciò però non vuol dire che non possano comunicare. Quindi si potrebbero utilizzare delle schede con immagini, indicarle, oppure tablet, o ancora cercare di usare il linguaggio dei segni;
  • Non bisogna fare mosse improvvise: è importante essere discreti poiché scatti improvvisi, come ad esempio un abbraccio potrebbero generare ansia e stress nelle persone con autismo;
  • Una persona con autismo può non tenere conto delle regole sociali: potrebbe infatti accadere che improvvisamente la persona con autismo se ne vada, lasciando l’altra persona da sola nel mezzo di una conversazione. A volte non sanno come cominciare, continuare o finire una conversazione e spesso la evitano del tutto. Questo accade perché sono solo molto disinibiti;
Infine…
  • È opportuno scegliere un lungo tranquillo: le persone con autismo potrebbero avere problemi sensoriali. Non tollerano i rumori forti o fastidiosi, come i fuochi d’artificio, la musica alta, i clacson delle macchine o lo stesso rumore del traffico. Se nel tentativo di interazione si nota che la persona con autismo sia infastidita da questi rumori sarebbe opportuno spostarsi in una zona più silenziosa. Ad esempio, se la comunicazione avviene vicino ad una finestra che si affaccia su una strada trafficata, egli potrebbe non riuscire a concentrarsi sulla conversazione in atto;
  • Rispettare la sua routine: per relazionarsi con una persona con autismo è necessario tenere conto delle sue abitudini e delle attività svolte, così come il modo in cui le esegue, rispettando i suoi tempi e il suo spazio.

Questi sono solo dei consigli generici su un possibile approccio ad una persona con autismo. Infatti è necessario ricordare che ogni persona è diversa dall’altra, dunque alcuni potrebbero per esempio, non sopportare i rumori forti e altri no! L’importante è trovare un modo efficace e rispettoso per mettersi in relazione con l’altro.

Dott.ssa Marina Dei, psicologa


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