giovedì, Ottobre 3, 2024
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DSA e arteterapia: intervenire sul benessere e l’espressione delle emozioni

Nei DSA, accanto agli strumenti didattici utilizzati dalla scuola, risulta utile ricorrere ad alcuni interventi terapeutici come ad esempio l’arteterapia. Questo consente di lavorare non soltanto sulle competenze didattiche ma anche sull’emotività e sull’espressione delle abilità del bambino al di là delle difficoltà dovute dal DSA. 

DSA come neurodiversità

Negli ultimi tempi i DSA, disturbi specifici dell’apprendimento, vengono affrontati in una nuova ottica che supera il concetto di patologia e si rifà a quello più attuale di neurodiversità: una condizione di anomalia del funzionamento dello sviluppo tipico. Di conseguenza l’orientamento riparativo, nell’ambito della riabilitazione tradizionale, viene sostituito da un approccio più esteso e a 360°. Infatti non c’è qualcosa da riparare, ma qualcosa da potenziare e compensare a seconda dell’età e dell’entità del disturbo.

In quest’ottica, le difficoltà affrontate nell’apprendimento da una persona con DSA sono considerate come modalità differenti di giungere agli stessi traguardi educativi di altri bambini. I bambini con DSA, infatti, hanno a loro disposizione delle facilitazioni, metodologie e strumenti di partenza diversi rispetto a quelli della maggior parte degli individui, che agevolano l’apprendimento secondo le loro peculiarità. 

Le difficoltà in ambito scolastico per un bambino con DSA 

Il percorso verso l’autonomia nello svolgimento delle attività scolastiche, infatti, ha delle conseguenze sul vissuto emotivo. Per un bambino con DSA intercorre una stretta correlazione tra scarsa autostima e componenti emotivo-relazionali, quali:

  • difficoltà nella costruzione dell’identità personale;
  • sentirsi “diverso” e non integrato nel gruppo classe; 
  • sentirsi scoraggiato di fronte alle richieste della scuola. 

Queste difficoltà possono attivare reazioni psicologiche in grado di accentuare il disturbo stesso. Dunque si viene a creare un circolo vizioso che può interferire con il trattamento educativo.

Alcuni strumenti terapeutici 

Nella progettazione di interventi di recupero si integrano più piani di analisi (cognitivi, comportamentali, relazionali, motivazionali). Infatti, oltre agli interventi sulle strategie di studio dei contenuti didattici, si può ricorrere a strumenti terapeutici fondati sul linguaggio non verbale come l’arteterapia. Questi permettono al ragazzo di esprimere il proprio mondo interno in forma globale e mediata, tramite dei canali linguistici non verbali. 

Cos’è l’arteterapia?

Con il concetto di arteterapia si intende sia l’uso delle arti (pittura, scultura, musica, danza, teatro, marionette, costruzione e narrazione di storie o racconti) e sia l’uso di altri processi creativi. Dunque con l’arteterapia si intende:

  • promuovere la salute;
  • aiutare gli individui rispetto ad una determinata difficoltà;
  • migliorare la loro qualità di vita.

L’arteterapia è utile nel prendere coscienza delle proprie potenzialità creative, dando spazio al bisogno di produrre una propria impronta concreta. L’arte coinvolge le emozioni, libera lo spirito e questo può incoraggiare le persone a fare qualcosa in cui sentirsi liberi di esprimersi.

Quali sono gli obiettivi dell’arteterapia?

L’arteterapia utilizza la manualità, la creatività e la drammatizzazione, per aiutare l’individuo ad esprimere emozioni e sentimenti, sviluppare le risorse personali e migliorare le capacità relazionali. Il suo scopo non è quello di produrre manufatti e opere di alto livello artistico; infatti ciò che è considerato importante non è tanto il prodotto in sé, ma quanto la persona con DSA ha fatto per realizzarlo ed il modo in cui lo interpreta.

I possibili risultati dell’arteterapia per un bambino con DSA

Attraverso il processo creativo la persona ha la possibilità di esprimere liberamente tutto ciò che prova, ottenendo uno stato di benessere e di soddisfazione. In questo modo, all’interno dello spazio di arteterapia, si ha la possibilità di:

  • conoscere diversi modi di essere nel mondo;
  • reagire alle situazioni e alla vita;
  • esprimere i propri bisogni e i propri vissuti. Così alcune emozioni, come la rabbia, la paura o l’angoscia possono diventare oggetto di consapevolezza.

Dunque, la musica, la danza, il teatro e l’arte rappresentano uno spazio per poter esprimere e dare senso alle emozioni. All’interno del laboratorio il processo creativo è inteso come area di pensabilità, dove possono prendere forma tutti gli elementi del non detto.

L’arteterapia e i disturbi specifici dell’apprendimento

L’intervento arteterapeutico rappresenta uno spazio accogliente e non giudicante, dando al bambino con DSA la possibilità di:  

  • percepirsi capace; 
  • rafforzare pian piano l’autostima;
  • costruire l’identità attraverso l’espressione di sé;
  • stimolare la manualità e incrementare la capacità di ascolto;
  • stimolare il sistema percettivo;
  • favorire l’equilibrio psicosomatico;
  • facilitare la consapevolezza ritmica e motoria;
  • armonizzare la sfera emotiva;
  • aprire il corpo, la mente e l’affettività dell’individuo al mondo.
Alcune attività dell’arteterapia

All’interno del percorso di arteterapia si può proporre un momento di riscaldamento e di respirazione iniziale. In seguito si realizzano attività in forma di gioco e si supporta la creatività, utilizzando ad esempio anche pennelli e tempere. Quest’ultima attività permette di controllare:

  • distanza dal foglio;
  • pressione;
  • intensità del tratto;
  • discriminazione destra-sinistra.

Inoltre, per rafforzare il processo creativo si possono proporre dei brani musicali allo scopo di suscitare emozioni diverse, che possono essere espresse nel disegno. Questa attività integrata all’arteterapia permette al bambino con DSA di esprimersi con spontaneità; alleggerendo il carico emotivo e la frustrazione che deriva dal non riuscire ad esprimersi con il linguaggio scritto. Queste attività si possono svolgere con bambini a partire dalla terza classe della scuola primaria.

Arteterapia e DSA nell’ambito scolastico

In conclusione, il linguaggio artistico motiva ed entusiasma i bambini che provano grande piacere ad esserne attivi protagonisti. In questo modo si sostiene il processo educativo della scuola ed assegna alle attività valore didattico. Il passaggio dal momento ludico al benessere, che porta con sé lo sviluppo emozionale e cognitivo, segna l’approdo a nuove modalità di apprendimento. Il bambino si lascia trasportare perché è attratto dal linguaggio artistico, dalla sorpresa, dalla novità. Per un momento si distacca dalla frustrazione che vive quando si trova davanti a delle difficoltà, che possono rallentare o ostacolare lo svolgimento di alcune azioni. Così il bambino con DSA può, attraverso interventi come l’arteterapia, ritrovare serenità e armonia.

Ilenia Carlino, Psicologa


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