sabato, Luglio 27, 2024
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Autismo: cosa sono i comportamenti “problema” e quando intervenire

In questo articolo si definiscono i comportamenti “problema” nell’autismo, per capire come individuarli e poter intervenire attraverso alcune specifiche procedure.

Comportamenti “problema”: cosa sono?

Il bambino autistico può manifestare comportamenti disadattivi, ovvero comportamenti inadeguati al contesto e disfunzionali, che possono causare disagio allo stesso bambino, nonché alle persone che lo circondano.

Si distinguono 3 tipi di comportamentiproblema da parte dei bambini con autismo, in relazione ai quali intervenire può essere più o meno necessario. Sono comportamenti che:

  • Ostacolano apprendimento e socializzazione, come le stereotipie motorie o vocali;
  • Sono pericolosi per l’individuo, come condotte auto-lesive o etero-lesive;
  • Rappresentano uno stigma sociale, come comportamenti bizzarri e inadeguati.

Ognuno di questi comportamenti può avere una frequenza più o meno elevata durante il giorno, può manifestarsi solo in determinate circostanze, può avere una durata variabile e un’intensità più o meno forte.

Perché intervenire?

È necessario intervenire con specifiche procedure quando il comportamento “problema”:

  • È pericoloso per il bambino o per chi lo circonda, perché particolarmente aggressivo o distruttivo
  • Interferisce con l’apprendimento, riducendo la possibilità di raggiungere i propri obiettivi
  • Interferisce con le interazioni sociali e con la possibilità di accedere nella comunità ed essere accettato

Il grado di “pericolosità” del comportamento, ma anche il livello in cui interferisce con l’apprendimento e con le interazioni sociali, dipendono fortemente dalla frequenza, dalla durata e dall’intensità del comportamento. Per cui, si tende a intervenire quando il comportamento problema:

  • È molto frequente
  • Ha una durata lunga
  • È particolarmente intenso

Per sapere di più rispetto ai comportamenti problema puoi leggere l’articolo: Autismo e comunicazione: i comportamenti definiti ”problema”.

Nel prossimo articolo, invece, analizzeremo le possibili funzioni dei comportamenti problema e vedremo come è possibile intervenire nell’ambito attraverso l’ ABA (Applied Behavior Analysis o Analisi Applicata del Comportamento).

Dott.ssa Maria Antignano, psicologa e Analista del comportamento BCBA


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