mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Teniamoci Attivi – Gioco cognitivo e demenza: allenare il linguaggio con Nomi, Cose e Città

Il gioco cognitivo proposto per questa settimana è Nomi, cose e città: questa attività molto conosciuta è un ottimo modo per allenare il linguaggio, un dominio cognitivo importante da stimolare sempre nelle persone con demenza.

Nel file che vi lasciamo troverete tre versioni di questo gioco:

  1. Vedrete che nella prima versione ci sono tre colonne e alcuni argomenti tra cui potete scegliere, ad esempio nomi, cose, città colori.
  2. Invece nella seconda versione le colonne diventano quattro e vengono proposti altri argomenti.
  3. Infine nella terza versione le colonne sono cinque e gli argomenti diventano più specifici.
Come si gioca?

Dovrete inserire gli argomenti nelle colonne e poi scegliere una lettera dell’alfabeto. Il vostro familiare dovrà pensare ad una parola che inizia per quella lettera e che faccia parte della categoria scelta. Ad esempio se scegliete la lettera M, nomi con la M, cose con la M, città con la M e così via.

Allenare il linguaggio: l’anomia

L’importanza di allenare il linguaggio deriva dal fatto che una delle prime complicazioni delle persone con demenza è l’anomia. L’anomia è la difficoltà a rievocare parole comuni e nomi di persone, per cui la persona resta con la parola “sulla punta della lingua” ma non riesce a ricordarla. 

Fluenza semantica e fluenza fonologica

Il gioco cognitivo di questa settimana aiuta la persona con demenza ad allenare il linguaggio  tramite esercizi di fluenza semantica e di fluenza fonologica.

  • La fluenza semantica si riferisce al numero di parole che ci vengono in mente per una determinata categoria, ad esempio quanti mammiferi conosciamo.
  • La fluenza fonologica invece ci indica il numero di parole conosciute che iniziano per una determinata lettera, ad esempio tutte le parole che iniziano con la lettera A.

Allenando queste due componenti il vostro caro sarà facilitato nel ricordare un più ampio numero di parole, a mantenere il suo vocabolario più articolato, così che se la prima volta che giocate vi completa tre colonne, la prossima volta magari ne completerà quattro e cosi via.

Cosa fare se il vostro caro è in difficoltà?

Potrebbe anche succedere che al vostro familiare non vengano in mente le parole per tutte le categorie scelte. Potete in quel caso pensare di: 

  • cambiare categoria e sceglierne qualcuna in cui possa conoscere un maggior numero di parole.
  • giocare in coppia così che il suo compagno possa aiutarlo
  • fargli saltare la categoria per quel turno, capita a tutti quando giochiamo a questo gioco che possa non venire in mente una parola.
Divertitevi tutti insieme

Il gioco sarà ancora più divertente se giocate tutti insieme e, nei casi in cui è possibile, potete pensare di darvi un tempo per cercare le parole, ad esempio:

  • Cinque minuti per la versione uno e due,
  • Dieci minuti per la versione tre. Inoltre di darvi un punteggio, ad esempio 1 punto per ogni risposta corretta.

Fateci sapere se questo gioco vi è piaciuto, buon divertimento.

Dott.ssa Noemi Guasco (Psicologa)


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